Il progetto per la realizzazione del Museo può essere fatto risalire al 1998 nell'imminenza delle celebrazioni per il bicentenario dell'invenzione della pila elettrica ad opera di Alessandro Volta; è una iniziativa dell'Università di Pavia, che intende in tal modo rendere un omaggio permanente al suo grande maestro.
La collezione di partenza è quella raccolta nel corso di oltre un decennio presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica.
I reperti presenti nel Museo, oltre 3000, provengono da industrie elettromeccaniche italiane, aziende elettriche e collezionisti privati.
Dal marzo 1999 l'Università dispone anche dell' intera raccolta ENEL già nel Museo dell'Energia Elettrica di Roma, ceduta in comodato all'Università; essa si compone di circa 400 reperti.
Nel gennaio 2001 è stata acquistata, sempre da parte dell'Università, un' altra grande collezione che SIRTI, primaria azienda nel settore delle telecomunicazioni, ha ceduto in comodato all'Università; si tratta di una collezione imponente, prevalentemente nel settore della telegrafia e della telefonia.
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